Gli studenti dell’I.T.E.T. “Cassandro Fermi Nervi” di Barletta, in prima linea per aiutare i fratelli in difficoltà che chiedono aiuto alla Caritas. In occasione della visita pastorale del Vescovo, si è pensato di compiere un gesto di concreta solidarietà per chi si trova in situazioni di particolare precarietà. È nato così il desiderio di collaborare con la Caritas di Barletta, da anni in prima linea nelle manifestazioni di solidarietà sul territorio. Si è svolta, tra gli studenti e il personale del nostro Istituto, una lodevole raccolta di beni di prima necessità, per dimostrare concretamente vicinanza e solidarietà a immigrati, profughi, ma anche a gente della nostra città colpita dalla crisi economica o dalla perdita del lavoro. Per questo è stata accolta di buon grado la richiesta di raccogliere prodotti che in qualche modo aiutassero a ridurre il disagio di tanti esseri umani, piccoli e grandi, costretti, loro malgrado, a vivere in una situazione di grave pericolo e di morte, o ad abbandonare case e cose per un lungo viaggio ricco di incognite, pericoli, ma anche speranze.
Sono stati accumulati pasta, riso, salsa di pomodoro, legumi in scatola, zucchero, merendine, marmellate, carne e tonno in scatola, farina, tutti generi di lunga conservazione, particolarmente utili anche per la mensa Caritas di via Cialdini, oltre a prodotti per l’infanzia. Giovedì primo dicembre il furgone della Caritas, guidato dal Sig. Matteo, è giunto a scuola dove si è caricato tutto quello che era stato raccolto. Più tardi, con una delegazione di circa 60 studenti, accompagnati dai docenti di Religione, siamo andati a conoscere prima la mensa e poi il dormitorio Caritas di via Manfredi. Qui abbiamo potuto constatare quanto sia importante e lodevole l’azione dei volontari che vi operano, dall’accoglienza fino alla possibilità di prestare alcune cure mediche, dare la possibilità di lavare i propri indumenti, farsi una doccia e avere un letto su cui dormire, oltre che un tetto sotto cui ripararsi specialmente quando freddo, pioggia e intemperie varie incalzano.
Abbiamo anche conosciuto un’altra realtà, quella di “Casa Betania”, dove padri separati trovano un posto letto che li tolga dalla strada. Una visita molto forte e incredibile per alcuni versi, visto che, quando si ha tutto, non si riesce a credere che c’è tanta gente che vive sola e abbandonata per strada. I ragazzi e le loro famiglie hanno voluto ancora di più dimostrare concretamente vicinanza e solidarietà e non solo astratta e lontana partecipazione ad eventi di altri. Per questo si sta organizzando la presenza alla mensa Caritas di alcuni studenti, docenti e genitori per portare aiuto concreto, servendo ai tavoli il pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00.
E’ questo un atteggiamento che si basa sulla cultura della gratuità e del dono e può aiutare tutti a scoprire una nuova cultura, quella della solidarietà, dello sviluppo sostenibile, della nonviolenza, del rispetto dell’altro, valori fondamentali, sempre e comunque, a prescindere dalla situazione umana e sociale in cui si vive.
Grazie famiglie, grazie docenti, grazie Caritas che, attraverso questi momenti di sensibilizzazione, ci aiutate a fare dei nostri ragazzi e con loro delle splendide persone, attente, sensibili, vicine. Coraggio fratelli, siate fieri della vostra dignità e libertà. Anche quando tutto sembra crollare addosso, ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutare, ad offrire vicinanza e condivisione. Siamo con voi e con voi condividiamo la speranza di un futuro migliore, senza sopraffazione e ingiustizia.